STAPLES: rafforzare la resilienza delle catene del valore dei cereali
Sostenibilità
I paesi del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) sono particolarmente esposti agli shock nei mercati alimentari internazionali, in particolare quello dei cereali, a causa della loro alta dipendenza dalle importazioni e della bassa capacità interna di produzione.
Per affrontare questa sfida e aumentare la resilienza dei sistemi alimentari del MENA è nato il progetto STAPLES, coordinato dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale.
Il progetto, finanziato nell’ambito del programma PRIMA e supportato dal programma Horizon Europe, riunisce un consorzio di nove partner provenienti dall’Italia, dalla Spagna, dall’Egitto e dal Marocco, tra cui università, organizzazioni di ricerca, cooperative e una rete di imprese che comprende diverse Camere di Commercio e Industria della regione mediterranea.
Nel corso di tre anni, STAPLES mira a creare e diffondere nuove conoscenze sugli shock e sui fattori di stress esterni legati alle catene del valore globali dei cereali, insieme a potenziali soluzioni che gli attori della catena di approvvigionamento locale e i responsabili delle politiche possono adottare per mitigare e gestire efficacemente quei fattori destabilizzanti. Strumenti digitali, nuove intuizioni e dati provenienti dalle piattaforme disponibili, verranno integrati in un cruscotto e in un sistema di supporto decisionale che guiderà gli stakeholder nell’adozione di raccomandazioni basate su prove e soluzioni operative identificate dal progetto.
Il team POLIMI è guidato dal professor Federico Caniato ed è composto da ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Gestionale (DIG) e del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (DEIB).
Nel complesso, il gruppo di ricerca sarà responsabile di valutare la resilienza della catena del valore dei cereali del MENA, elaborare raccomandazioni per gli approvvigionamenti per la conservazione pubblica e privata e sviluppare strumenti digitali per informare gli attori privati e pubblici.
Il progetto vede anche il coinvolgimento della Fondazione Politecnico Milano che supporterà nella gestione del progetto e nelle attività di comunicazione e diffusione.