Dalla complessità alla collaborazione: come la platformizzazione sta trasformando i sistemi complessi italiani

Il progetto “Platformization of CoPS Supply Chains” del Politecnico di Milano apre la strada a nuovi modelli industriali basati su ecosistemi digitali e collaborazione interaziendale.
La crescente complessità dei prodotti e dei sistemi moderni — dai satelliti alle linee di produzione automatizzate — richiede nuove strategie per essere gestita in modo efficace e sostenibile. Il progetto di ricerca “Platformization of CoPS Supply Chains”, coordinato dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, esplora come i produttori italiani di sistemi complessi (Complex Product Systems, CoPS) possono evolvere verso modelli di piattaforma e di ecosistema digitale, con risultati concreti in termini di modelli, metodologie e strumenti per le imprese manifatturiere.
Dai satelliti alle centrali nucleari, dai macchinari industriali alle apparecchiature medicali: i Complex Product Systems (CoPS) rappresentano il cuore tecnologico dei settori più avanzati. Questi prodotti, composti da un elevato numero di componenti interdipendenti, richiedono processi di sviluppo, test e manutenzione sempre più articolati.
Per affrontare tale complessità, le imprese stanno adottando strategie di platformizzazione e modularizzazione, capaci di favorire la collaborazione, ridurre i costi e accelerare l’innovazione.
Avviato nel 2023 e in conclusione nel dicembre 2025, il progetto “Platformization of CoPS Supply Chains” — coordinato dal professor Giorgio Locatelli del Politecnico di Milano — ha una durata di 36 mesi ed è stato finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
L’iniziativa rientra tra le 48 attività di ricerca applicata degli 8 Spoke di MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, con l’obiettivo di accompagnare le imprese italiane nella transizione verso modelli di ecosistema digitale.
Nel primo anno del progetto, i ricercatori hanno analizzato il contesto e raccolto le best practice nazionali e internazionali in materia di piattaforme industriali. Sono stati studiati modelli teorici e casi applicativi in diversi settori — dall’automazione all’aerospazio — e avviato un processo di allineamento culturale tra accademia e imprese, coinvolgendo studenti magistrali e dottorandi in attività di ricerca applicata.
Nella seconda fase, il progetto ha puntato sulla sperimentazione concreta: è stata sviluppata una proof of concept (PoC) in collaborazione con una delle aziende partner per testare nuovi modelli di servizio digitale e valutare la predisposizione del mercato all’adozione di ecosistemi inter-organizzativi.
Durante questa fase sono emerse le principali barriere culturali al cambiamento, come la scarsa propensione alla condivisione dei dati tra imprese e la difficoltà di integrare le funzioni digitali con i reparti produttivi tradizionali.
Negli ultimi mesi, l’attenzione si è spostata sulla sintesi dei risultati e sulla loro diffusione operativa. Il team ha prodotto due articoli scientifici sulle best practice di trasformazione da filiera a ecosistema, oltre a un MOOC (Massive Open Online Course) intitolato “Oltre la Filiera: Fondamenti di Business Ecosystems per il Manifatturiero”, pensato per diffondere la cultura dell’innovazione collaborativa nel settore industriale.
Oltre al Politecnico di Milano, il progetto vede la partecipazione di SCM Group, Camozzi Group e Thales Alenia Space Italia, realtà leader nei rispettivi settori, che hanno contribuito a sperimentare sul campo le metodologie sviluppate.
Il risultato è una nuova visione del manifatturiero italiano, in cui la complessità non è più un ostacolo, ma una risorsa da gestire attraverso piattaforme collaborative, ecosistemi digitali e innovazione condivisa.